Incentivi auto 2025: focus sulle rottamazioni e produzione nazionale

Pubblicato da Giulia Albanese il

Macchina luci - Daniel James su Unsplash

A partire dal 2025, gli incentivi auto subiranno una revisione per promuovere le produzioni italiane ed europee, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e al sostegno delle famiglie a basso reddito. Il Ministro dell’Industria, Adolfo Urso, ha delineato le nuove linee guida durante il recente “Tavolo automotive”, ponendo al centro il ruolo della rottamazione di veicoli vecchi e inquinanti.

Rottamazioni al Centro del Piano

La rottamazione sarà una delle misure principali per ottenere i nuovi incentivi, con priorità per chi sostituirà auto fino a Euro 3 con veicoli più ecologici. Già oggi, l’83% delle prenotazioni per l’Ecobonus prevede la rottamazione, evidenziando l’efficacia di questa strategia per ridurre l’impatto ambientale. I nuovi incentivi dal 2025 punteranno a rafforzare questo trend, offrendo contributi più consistenti per chi rottama auto inquinanti e acquista veicoli a basse emissioni.

Sostegno alle Famiglie e Produzione Interna

Il piano incentivi sarà finanziato da 750 milioni di euro per il 2025, con un aumento a 1 miliardo di euro annuo dal 2026 al 2030. Oltre al sostegno alle famiglie, il governo mira a incentivare la produzione nazionale, favorendo veicoli con componentistica italiana ed europea. Questa strategia non solo promuoverà una transizione energetica più sostenibile, ma aiuterà anche a rafforzare l’intero settore automotive italiano.

Le nuove regole per gli incentivi auto 2025 premieranno le rottamazioni, con incentivi più elevati per chi sostituisce veicoli inquinanti. Al tempo stesso, il piano supporterà l’industria nazionale, puntando su produzioni locali e una maggiore sostenibilità ambientale.

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Fonte: pmi.it
Foto principale: Daniel James su Unsplash

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